La sentenza in pillole
Questa pagina si prefigge quale obiettivo quello di essere un riferimento per reperire le pronunce più significative pubblicate dalla Suprema Corte nonché quelle rese dalla Giurisprudenza di merito.
Per qualsiasi suggerimento o segnalazione non esitate a contattarmi.
Buona lettura
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Le
restrizioni normative dovute all’emergenza da coronavirus giustificano la
riduzione del canone
Tribunale
di Venezia, ordinanza del 30.09.2020 depositata
il 02.10.2020
Il Tribunale di Venezia non ha convalidato lo
sfratto per morosità intimato, rigettando altresì l’istanza di rilascio ex art.
665 c.p.c.; ha infatti ritenuto che, quantomeno per i mesi da marzo a maggio
2020, a causa delle restrizioni imposte dalla normativa sanitaria in materia di
COVID 19 la società intimata non
ha potuto utilizzare – o perlomeno ha potuto utilizzare solamente in maniera
ridotta - i locali oggetto di locazione attesa la loro destinazione
turistico – ricettiva.
Individuazione del soggetto a cui spetta l’onere di depositare l’istanza di mediazione obbligatoria in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
Corte di Cassazione a Sezioni Unite, sentenza del 18 settembre 2020, n. 19596
Nelle controversie soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5, comma 1-bis, del d.lgs. n. 28 del 2010, i cui giudizi vengano introdotti con un decreto ingiuntivo, una volta instaurato il relativo giudizio di opposizione e decise le istanze di concessione o sospensione del decreto, l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta; ne consegue che, ove essa non si attivi, alla pronuncia di improcedibilità di cui al citato comma 1-bis conseguirà la revoca del decreto ingiuntivo.
Espropriazione per pubblica utilità: Fascia di rispetto stradale - Vincolo di inedificabilità - Indennizzo dell’area residua - Fondamento.
Corte di cassazione, I sez civile,
Sentenza n. 10747 del 05/06/2020
«in tema di espropriazione per
pubblica utilità, nel caso in cui, per effetto della realizzazione o
dell’ampliamento di una strada pubblica (nella specie, di una autostrada), il
privato debba subire nella sua proprietà la creazione o l’avanzamento della relativa
fascia di rispetto, quest’ultima si traduce in un vincolo assoluto di
inedificabilità che di per sé non è indennizzabile, ma che, in applicazione
estensiva della disciplina in tema di espropriazione parziale, non esclude il
diritto del proprietario di essere indennizzato per il deprezzamento dell’area
residua mediante il computo delle singole perdite ad essa inerenti, quando
risultino alterate le possibilità di utilizzazione della stessa ed anche per la
perdita della capacità edificatoria realizzabile sulle più ridotte superfici
rimaste».
Accertamento tecnico preventivo: la liquidazione delle spese processuali
Corte di Cassazione,
Sez. II Civile, sentenza del 11 settembre 2020, n. 18918
Il regolamento delle spese, in effetti, è ancorato alla valutazione della soccombenza, la quale, a sua volta, presuppone l'accertamento della fondatezza o meno della pretesa fatta valere dall'attore, che esula dalla funzione dell'accertamento tecnico preventivo e resta di esclusiva competenza del giudizio di merito.
Le spese
dell'accertamento tecnico preventivo, quindi, dovranno essere poste, a
conclusione della procedura, a carico della parte richiedente, e saranno prese
in considerazione, nel successivo giudizio di merito ove l'accertamento tecnico
sarà acquisito, come spese giudizialì, da porre, salva l'ipotesi di
compensazione, a carico del soccombente.
Sinistro stradale: esclusione della responsabilità dell’Ente
Cassazione civile sez. III, 02/07/2019, n.17658
(Nella specie, poiché il sinistro era avvenuto in un tratto di
strada che non richiedeva una segnaletica diversa e maggiore di quella
prevista, a delle della Corte correttamente la corte d’appello era pervenuta
alla conclusione che la responsabilità
del sinistro fosse addebitabile al conducente).
Tamponamento a catena di autoveicoli in movimento
Tribunale Ascoli Piceno, 27/05/2019, n.388
I
Detta presunzione legale di colpa, tuttavia, ha funzione
meramente sussidiaria ed opera soltanto se non sia possibile accertare in
concreto le rispettive responsabilità
dei conducenti nella causazione del sinistro, ossia se non
sia possibile accertare in quale misura la condotta dei due conducenti abbia
determinato l’evento dannoso ed il grado di colpa in capo agli stessi.
Ne consegue che ove sia accertato l’intervenuto verificarsi del
sinistro per colpa
esclusiva di uno dei conducenti e che, per converso ed in
pari tempo, nessuna colpa sia ravvisabile nel comportamento dell’altro,
quest’ultimo resta esonerato dalla presunzione de qua e non è,
conseguentemente, tenuto a provare di avere fatto tutto il possibile per
evitare il danno e che, pertanto, il sinistro resa ascritto totalmente alla
controparte.
Sinistro stradale e rapporto
redatto dagli agenti della Polizia stradale
Tribunale Ancona sez. I, 07/02/2019, n.242
La responsabilità prevista dall’art. 2051 c.c., nonostante il
suo notorio carattere oggettivo, richiede comunque un’adeguata prova da parte
dell’attore in merito alla dinamica
del fatto dannoso ed al suo nesso causale tra il bene in
custodia ed il danno.
In caso di sinistro stradale, tale prova non può essere desunta
solo dal rapporto redatto dagli agenti della Polizia Stradale, i quali non
abbiano personalmente assistito alla caduta, ma si siano limitati ad
intervenire poco dopo il fatto ed a raccogliere le dichiarazioni rese dallo
stesso danneggiato; è superfluo rammentare che la prova deve formarsi dinanzi
al giudice e non può essere precostituita fuori dal contraddittorio delle
parti.
Constatazione
amichevole d’incidente
Cassazione civile sez. III, 27/03/2019,
n.8451
(Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza che aveva ritenuto ostativo alla valutazione delle dichiarazioni confessorie riportate nel C.I.D. l’accertamento, avente priorità logica rispetto ad essa, dell’incompatibilità tra l’entità dei danni riportati dal veicolo, la situazione dei luoghi e la mancanza di qualsivoglia danno a carico del conducente antagonista e la dinamica del sinistro descritta nel medesimo modello di constatazione amichevole)
Responsabilità
civile da circolazione stradale: incapacità di deporre del terzo trasportato
Cassazione civile sez. VI, 17/07/2019, n.19121
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